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Riparte la Serie A, un’abbuffata di calcio tv

19 Giugno 202012 Novembre 2020 Eugenio Mataletti 167 Views 0 commenti calcio, coronavirus, pandemia, serie a

Dopo l’aperitivo delle Coppa Italia che ha fatto brindare il Napoli, risaltare Gattuso e festeggiare i napoletani come ai tempi del pre-coronavirus, il massimo campionato riparte esattamente da dove si era fermato oltre tre mesi fa.

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Sport 

Il cerino della Serie A

28 Aprile 202028 Aprile 2020 Eugenio Mataletti 144 Views 0 commenti calcio, Conte, figc, Governo, gravina, legaseriea, ministrosport, seriea, spadafora, sport

L’emergenza sanitaria non concede certezze per la ripresa della Serie A. Il ministro Spadafora ancora interlocutorio sulla ripartenza

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Sport 

Stipendi dei calciatori, chi si deve vergognare per i tagli?

7 Aprile 20209 Aprile 2020 Eugenio Mataletti 130 Views 0 commenti aic, associazioneitalianacalciatori, calciatori, calcio, coronavirus, dalpino, legacalcio, seriea, tagliostipendi, tommasi

Lega Serie A e Associazione Italiana Calciatori ai ferri corti. Ieri doveva essere la giornata in cui avrebbero dovuto trovare una soluzione per il taglio degli stipendi dei giocatori invece è tutto di nuovo in alto mare

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Sport 

I contorcimenti della Serie A

4 Aprile 20209 Aprile 2020 Eugenio Mataletti 111 Views 0 commenti aic, calciatori, calcio, figc, gabrielegravina, legaseriea, paolodalpino, seriea, tagliostipendi

Nell’assemblea della Lega Serie A del 31 marzo rinviata ogni decisione per la ripresa dell’attività sportiva. Continua la trattativa con l’Associazione Italiana Calciatori per il taglio degli stipendi

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Le “pietruzze”

I sassolini nelle scarpe di Pietro de Angelis

Salvini parla a nuora perché suocera intenda
Prima Borrelli, pochi giorni dopo Arcuri, quindi il Comitato Tecnico Scientifico, ora il ministro Roberto Speranza. La Lega di Matteo Salvini e i giornali fiancheggiatori sono alla continua ricerca di un capro espiatorio da immolare sull’altare della lotta al Covid.
È evidente che la polemica è strumentale ed esce dai corretti binari della salute per immettersi su quelli della politica. Ed allora tutto quello che è targato “Giuseppe Conte” finisce sotto la mannaia della ex opposizione, trasmigrata nel frattempo al governo con perdite di consensi regalati ai “patrioti” di Giorgia Meloni. (continua a leggere)
Per gli altri “sassolini” clicca qui

Renzi come Fanfani? Non diciamo bischerate!
Corsi e ricorsi 

Renzi come Fanfani? Non diciamo bischerate!

11 Dicembre 202011 Dicembre 2020 Pietro de Angelis 0
Cent’anni fa, la “spagnola”
Corsi e ricorsi 

Cent’anni fa, la “spagnola”

8 Aprile 20208 Aprile 2020 Social 0
Scontro Conte – Renzi: diversi e più autorevoli precedenti
Corsi e ricorsi 

Scontro Conte – Renzi: diversi e più autorevoli precedenti

20 Febbraio 202023 Febbraio 2020 Pietro de Angelis 0

Pillole di…”saggezza”?

Stultus satiram scribente
Prepariamoci a vederla di nuovo in Parlamento, anche se con una “felpa” diversa e…più larga. I suoi ex compagni di Partito si chiedono ancora perché – dopo ben 15 anni di militanza in Forza Italia, e con tutti gli onori – Laura Ravetto sia “saltata” su Salvini.  La risposta la dà lei stessa, e con una franchezza sconcertante ma ad un tempo ammirevole: “Sono stata eletta in un collegio uninominale dove la Lega ha molti più consensi di Forza Italia”. Serve altro? Berlusconi è “diversamente giovane”, malato e, quando sarà, gli Azzurri senza il suo carisma e i “suoi” soldi se la giocheranno con il 2 per cento di Renzi. E allora Ravetto, previdente, si guarda intono e sceglie un Partito – guarda caso – in testa ai consensi. Laureata in legge certo, ma con una vocazione di ragioniera.

In Consiglio di Ministri, in cattedra Draghi, tutti zitti e “allineati” ai dati preoccupanti sull’andamento dell’epidemia. Poi, fuori di Palazzo Chigi, si assiste ad un “tana libera tutti”. Ed ecco che la Lega, con un occhio al calcolo elettorale ed un altro all’incalzare dei “patrioti” di Giorgia Meloni , sposa la protesta di piazza e spara date a casaccio: Salvini – non si capisce su quale base – dà per certo il 19 di aprile mentre il ministro Garavaglia gli fa da eco spostando però la data del “tutti fuori” al 2 giugno quando, immaginiamo, a sfilare i via dei Fori Imperiali non saranno le forze armate ma ristoratori festanti con tavolini e casseruole, baristi con croissant e tazzine di caffè, ambulanti con i loro carrettini multicolori e quanti non riescono a capire che le loro attività, senza clienti, sarebbero destinate a fallire ugualmente.

Un mese fa la Sardegna era regione bianca, oggi è diventata rossa. Un po’ come avvenne la scorsa estate quando mega yacht e barche d’alto bordo affollarono i porti dell’isola, le discoteche si riaprirono, i ristoranti si riempirono, le spiagge tornarono ad essere mete ambite di turisti. Quello che avvenne allora, si è verificato anche ora, e dimostra che sono i comportamenti delle persone a determinare il colore di una Regione. Per cui diventa difficile dare, sin da oggi, indicazioni in anticipo come pretendono invece Salvini e compagni.

Se i dati non lo consentono, una soluzione c’è: abbassare i parametri per permettere alla gente di viaggiare e agli esercizi commerciali di riprendere le attività. È la soluzione di diverse forze politiche, Lega e Forza Italia in testa, ma che si sta facendo strada anche nella “capa” di alcuni esponenti del PD come Franceschini. Che farà Draghi? Non si sa. Ma, se per ragion di Stato dovesse piegarsi alle pressioni di chi cerca un effimero consenso elettorale, si abbia il buon gusto di cancellare espressioni come “in sicurezza” o “prima la salute”. Quando entrò in vigore l’euro, i commercianti si affrettarono, in 24 ore, a non rispettare il cambio ufficiale e a vendere le tante scorte di magazzino, acquistate in lire, sulla base dei nuovi valori. Furono anni, per loro, di facili e grandi guadagni. Ma qualche tempo dopo i negozi si vuotarono perché la gente non aveva da spendere. Con le riaperture “in sicurezza” solo sulla carta si rischia una riesplosione della pandemia, di nuovo con molti decessi. E allora quanti saranno rimasti ancora a frequentare ristoranti e negozi “riaperti” con tanta superficialità?  Evitiamo gli scongiuri ma teniamolo ben presente!

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